Storia e stile: ecco cosa contraddistingue Ca’ dei Frati.

Storia perché siamo ormai alla quarta generazione della famiglia Dal Cero.
Storia iniziata nel 1939 con il trasferimento di Felice Dal Cero da Verona a Lugana di Sirmione situata nella sponda meridionale del Lago di Garda.
Storia proseguita dal figlio Pietro che partecipa attivamente alla creazione della DOC Lugana nel 1967.
Storia tenuta in vita dagli attuali nipoti che perseverano nel mantenere una alitissima qualità dei loro vini data dal rispetto del terroir e dalla valorizzazione del loro savoir-faire.
Storia che si trova anche raccontata in un podcast nel loro website.

Stile perché Ca’ dei Frati ha un suo stemma, una sua bottiglia, una sua etichetta.

Ho assaggiato uno dei loro cavalli di battaglia, il Lugana Brolettino: 100% Turbiana (o Trebbiano di Lugana), vitigno emblematico della DOC Lugana che esprime al meglio un bouquet di frutti a polpa bianca come pera e mela, ma anche leggermente floreale. La vera caratteristica di questo vitigno che cresce nei terreni marnosi molto salini intorno al lago di Garda insieme al suo clima mite é proprio la sua delicata sapidità che rende il vino molto armonico con un finale lungo e pulito.

Piacevole, piacevolissimo a tutto pasto, perfetto con piatti vegetariani come zuppe formaggi non troppo stagionati oppure a base di pesce o di crostacei. Io l’ho abbinato con un polipo alla griglia con patate e peperoni al forno: l’amarognolo del piatto é ben contrastato dalla salinità del Lugana e invoglia la beva, sorso dopo sorso.

Quando si degusta un vino come questo, mi piace immaginare i suoi vigneti e pensare che questi stessi si trovino sulle sponde di uno dei piu’ bei laghi d’Italia, mi dà un certo senso di piacevolezza e relax. Un po’ come quando alla fine di una giornata densa di caos ci si affonda sul divano e si ascolta la migliore playlist della sera: proprio una piacevole sensazione.