Da una parte abbiamo una regione dell’Italia, nello specifico del Nord Italia, nello specifico una zona, il Trento DOC, nello specifico un vitigno autoctono a bacca bianca: la Nosiola.
Dall’altra abbiamo il centro America, nello specifico il Messico, nello specifico il guacamole: la famosa salsa verde a base di avocado e lime.

La Nosiola é un vitigno che rischiava di scomparire a causa di alcune difficoltà di coltivazione, della maturazione tardiva, della produzione non sempre garantita, ma proprio grazie alla dedizione di alcuni coltivatori, é tornata in auge nell’ultimo decennio dando risultati qualitativi ottimi, sia per vini bianchi da consumo immediato sia per vini passiti come il Vin Santo Trentino DOC.
Nosiola, ovvero nocciola come il colore delle bucce, come anche il suo gusto leggermente amarognolo che ti lascia in bocca. E in particolare questo Nosiola Trentino DOC delle Cantine Lavis ha un colore tenue giallo paglierino; il suo profumo é caratterizzato da un delicato bouquet di fiori di acacia ma anche di leggera arancia, estremamente delicato. In bocca secco, punta di mandorla amara e fresco, molto fresco, un’acidità ben calibrata che invoglia la beva.

Io lo trovo perfetto per un aperitivo con chips di mais e l’adorabile salsa messicana, rigorosamente home-made: il salato delle chips e l’amaro del coriandolo, l’acido del lime e la morbidezza dell’avocado dati dal guacamole si sposano incredibilmente bene con la Nosiola.

É sempre affascinante e sorprendente come un vino e un cibo distanti  circa 10’000 chilometri possano esprimere tanta sintonia: non so se il discorso valga lo stesso se avessimo un trentino e un messicano, ma chissà: forse intorno a un tavolo…per un aperitivo…chissà!