Mai come questo Natale 2020 passerà alla storia: parlo almeno della mia di storia, visto che, per motivi pandemici, per la prima volta nella mia vita passero’ il Natale lontano dalla mia famiglia.
Per questo ho deciso di assaporare ogni singolo minuto di questo periodo natalizio cosi’ unico, a partire dalla mia passione enoica.
Ricevo questo delizioso panettone home-made, fatto da Erika, una cara vicina di casa esperta in tutto quello che é fatto con materie prime di qualità eccelsa. Il risultato non mente: il panettone ha una pasta morbida e soffice, cottura perfetta, con un profumo invitante che solo l’alta pasticceria può offrire.
A questa opera d’arte (il panettone rimane uno dei dolci più difficili da realizzare in casa) non posso che abbinare un vino di alta qualità: si tratta del Vin Liquoreux Noble 2017 del Domaine Grand’Cour – Pellegrin. Ho avuto il piacere di scoprire questa piccola realtà vinicola di Peissy, nella campagna ginevrina, durante la Fête de la St Martin l’anno scorso: questa cantina famigliare produce delle chicche come il Chasselas Doré e questa perla di vino passito: i grappoli (un blend di Semillon et Muscat) vengono lasciati maturare sulla pianta e raccolti – secondo le annate – tra fine ottobre e fine novembre, poi lasciati seccare in cassette forate sotto i tetti e in camere a temperatura e umidità controllate. Si ottengono così poche e preziose centinaia di litri all’anno, esclusivamente destinate al mercato ginevrino.
Alla degustazione questo nettare dorato sprigiona un intenso bouquet di miele e frutta secca, ritrovo la stessa fragranza dell’uvetta del panettone, dolce, ma non stucchevole, anche dotato di una certa freschezza e struttura.
Un vino da assaporare a piccoli sorsi, per lasciare il tempo di scoprire ogni singolo profumo alternandolo con un boccone di panettone, un morso di Italia in questo Natale ginevrino.