É scritto in etichetta:” C’était l’occasion, le moment opportun, la faveur ou la saison”.
Ancora una volta si parla di un invito a pranzo da amici, quelli coi quali tutti gli anni ci si promette di rivederci e sentirci a breve, ma alla fine ci si ritrova una volta all’anno…ed é un immenso piacere. Perché in fondo si concentra tutto in un pranzo, si fanno bilanci, si ride, si scherza…e si beve del buon vino, ma che dico: dell’ottimo vino. A loro devo le mie prime scoperte di grandi Bordeaux…e la tradizione continua.

Si apre questa volta un Château Chasse-Spleen 2010, AOC Moulis-en-Médoc, assemblage di Cabernet Sauvignon (55%), Merlot (40%) et Petit Verdot (5%). Nessuna classificazione del 1855, quindi nessun Grand Cru o Premier Cru…e la riprova che non bisogna mai arrendersi alle etiquette sta proprio in questo Bordeaux di una qualità sopraffina: il bouquet é molto intenso, di lunghissima persistenza, profumo di cassis, rose, leggera ciliegia, morbidissimo, i tannini sono ormai soavi, ottima struttura e equilibrio. Veramente un Bordeaux favoloso.
Si abbina benissimo con carni bianche e rosse; nel nostro caso ci ha felicemente accompagnato durante una fondue chinoise, piatto molto comune nelle feste di Natale svizzere.

E ci lasciamo ripromettendoci che no, stavolta ci rivedremo presto…come da tradizione.