Regalare a una donna dei fiori é sempre un momento di gradita sorpresa: anche per una persona come me che é lontana anni luce da avere il pollice verde (riesco a far morire anche le piante grasse…), ricevere un omaggio floreale, dalla semplice rosa al piu’ maestoso bouquet di fiori di ogni sorta e colore, é sempre un piacere immenso. Ma se veramente si vuole fare colpo, unire ai fiori una bottiglia di Champagne é una garanzia di successo. Se poi lo Champagne su citato é una bottiglia di Blanc de Blancs Brut de Barons de Rothschild… beh, non riesco a trovare le parole giuste. Strepitoso? Incredibile? Seducente? Ineguagliabile?

Quando ho aperto questa bottiglia, io che ritengo di avere una esperienza abbastanza approssimativa nel campo delle bollicine francesi, sono rimasta a dir poco senza parole.

Ma andiamo con ordine, partiamo dall’inizio. Il perlage: é fine, continuo, compatto, estremamente persistente e molto molto fine.
Ma é al naso che rimango folgorata: é la prima volta che noto una tale intensità olfattiva da uno champagne: si passa dalle bucce di arance candite alla fragrante nota di pasticceria, frutta secca, croissants appena sfornati…wow. E in bocca si ritrovano tutte queste note accompagnate da una piacevole freschezza. Lunghissimo, affascinante, é quasi necessario il silenzio per concentrarsi e non perdere alcuna sfumatura che si libera minuto dopo minuto.

Non é un caso che questo Blanc de Blancs Brut si ricavi solo dalle uve Chardonnay provenienti esclusivamente dai Crus della Côte des Blancs (Avize, Cramant, Mesnil-sur-Oger et Oger) con un invecchiamento di almeno 4 anni e a riposo, dopo il degorgement, in bottiglia per almeno 6-9 mesi nelle Caves dei Barons de Rothschild.
Eleganza che seduce anche nel design della sua bottiglia con una etichettatura poco invasiva e quasi monotono.

L’abbinamento é estremamente semplice: si accompagna benissimo in un aperitivo, ma lo si apprezza a fondo in abbinamento con aragosta e crostacei. E anche con un bel mazzo di fiori.